Tutte le nostre attività quotidiane normali richiedono necessariamente l'utilizzo dell'organo uditivo anche se lo diamo per scontato.
Questa abilità fornisce importanti vantaggi per la sopravvivenza per tutte le specie animali.
L’ orecchio è l’organo dell’udito e dal punto di vista anatomico viene diviso in orecchio esterno, orecchio medio e orecchio interno.
Quando percepiamo un suono, l’onda sonora viaggia verso il condotto uditivo sino alla membrana del timpano, mettendola in vibrazione.
Queste vibrazioni vengono trasmesse attraverso tre ossicini (martello, incudine e staffa) all’orecchio interno amplificando il suono prima che entri nell‘orecchio interno, dove c’ è la coclea che contiene il sistema uditivo immerso in un fluido. Il fluido si muove sotto forma di onde permettendo che gli impulsi nervosi arrivino fino al cervello, tale che quest’ ultimo può comprende e convertire in suoni comprensibili questo linguaggio.
Il 12% della popolazione italiana (circa 8 milioni di persone) soffre di disturbi uditivi, più di mezzo milione le persone adulte con sordità grave invalidante e conseguente handicap di rilevanza sociale, oltre mille i bambini che nascono ogni anno con sordità congenita e quindi tale da ostacolare gravemente lo sviluppo e l'uso del linguaggio, l'integrazione nella scuola e nella società.
Il solo sentire senza capire le parole è il sintomo principale per accorgersi di un disturbo uditivo.
Le statistiche dimostrano infatti che il 70% della popolazione affetta da questi disagi fa fatica a capire le parole mentre il 60 % ha difficoltà a seguire un discorso e il 30% non riesce ad ascoltare la televisione o il telefono.